4 novembre 2008

LA SCUOLA che torna al passato per guardare al futuro


GLI STUDENTI IN RIVOLTA !
PER DISTRUGGERE O PER COSTRUIRE??
di Matteo Dragà

Il Parlamento Italiano approva il decreto Gelmini , con votazione sia in Camera che in Senato. Andare avanti , senza dare troppo peso alle contestazioni di piazza , promosse dai sindacati , dagli studenti o da docenti universitari e non che decidono di fare lezione in strada. Dimostrazione di come la scuola ed in particolare l'Università sia giunta al capolinea... il decreto sancisce la morte perenne ( voce di piazza).
Ma il decreto non - riforma prevede di tagliare per contenere la spesa pubblica , non si parla ancora di Università , insomma solo piccole correzioni, alcune ideologiche come quella del ritorno al maestro unico , ma tagliare può penalizzare la ricerca , che non è mai stata al centro delle attenzioni politiche italiane ed ecco che i nostri cervelli vanno all'estero.
in dettaglio le novità del decreto :

Per quanto riguarda le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e secondo grado, la legge si propone

* di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali,
* di disciplinare le attività connesse alla valutazione complessiva del comportamento degli studenti nell'ambito della comunità scolastica,
* di reintrodurre la valutazione con voto numerico del rendimento scolastico degli studenti,
* di adeguare la normativa regolamentare all'introduzione dell'insegnante unico nella scuola primaria,
* di prolungare i tempi di utilizzazione dei libri di testo adottati,
* di ripristinare il valore abilitante dell'esame finale del corso di laurea in scienze della formazione primaria.

In particolare:

* a decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009 sono attivate azioni di formazione del personale, finalizzate ad acquisire - nel primo e nel secondo ciclo di istruzione - conoscenze e competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione»;
* nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato il comportamento di ogni studente anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi;
* la valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal consiglio di classe in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo;
* nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale è espressa in decimi (nella scuola primaria illustrata anche con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno);
* sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina;
* nella scuola primaria, gradualmente, a decorrere dall'anno scolastico 2009-2010 - le classi (funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali) sono affidate ad un unico insegnante;
* circa le adozioni dei libri di testo (da effettuare con cadenza quinquennale), devono essere scelti solo quelli in relazione ai quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel corso del successivo quinquennio (a parte eventuali appendici di aggiornamento da rendere tuttavia disponibili separatamente);
* l'esame di laurea in scienze della formazione primaria, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento, rispettivamente, nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.

Per ciò che riguarda l’università, infine, la legge semplifica le procedure di accesso alle scuole di specializzazione medica
.
( fonte Governo.it )

Le proteste sono state numerose ma quanto efficaci o giustificate ?? Protesta politica o vero grido di allarme .. insomma si protesta per costruire o per non fare nulla o per impedire a chi vuole studiare di farlo ...?
Per i tagli direi che la scuola ha avuto in passato molte risorse che forse sono stati amministrati male ...in particolare le Università , atenei sempre in mano alle stesse gerarchie di "baroni"..famiglie intere lavorano ed occupano i posti più importanti..rettori ecc.... chi paga per loro ...chi??
Semplice : i ricercatori neo-laureati che per una miseria fanno il lavoro dei titolari di cattedra!! Ma ricerca non significa fare lezioni o revisioni a nome di chi prende stipendi d'oro!!
RICERCA SI -MA CON MERITOCRAZIA.. FINANZIARE SOLO PROGETTI VALIDI E DI INTERESSE NAZIONALE
La situazione più drammatica è proprio negli atenei universitari.. molti studenti pagano tasse pesanti per poi vedersi negare l'accesso ad un laboratorio , oppure devono inseguire un professore che quel giorno non è al suo posto.
Tutti i dipendenti normali ed onesti timbrano, regolarmente, il cartellino.. ma il professore universitario cosa timbra???
Prima di protestare bisognerebbe guardare oltre le ideologie politiche .. in piazza senza politici e senza docenti .
Rivendicare il diritto allo studio è utile , troppo importante , nessuno può criticare la voglia di sapere e di ricevere ottima istruzione..oltre che servizi efficienti .
LIBERI DI PROTESTARE MA ANCHE LIBERI DI STUDIARE

Nessun commento: