11 ottobre 2008

"un incontro ... "

Mini romanzo di Matteo Dragà ( non autobiografico-persone o fatti di pura fantasia)

INTRO
Erano le cinque del pomeriggio , tu concentrato alla tua vita , immerso nei pensieri , senza troppo entusiasmo ripetevi meccanicamente i movimenti di chi ti stava vicino , "non perdere il ritmo" ; così come fanno tutti i pedoni che di fretta senza guardare in faccia nessuno si dirigono al loro posto di lavoro,il piede destro prima il sinistro dopo , "non perdere il ritmo" un susseguirsi ... è la routine ...
Ma appena furono le 5 e tre minuti primi .. qualcosa stava per accadere ... tu sentivi che ....
un suono disturba la tua anestesia : era il cellulare ,unica cosa che non puoi controllare ,le chiamate sono imprevedibili,non puoi sapere in quale momento della giornata arrivino..ecco mentre provi a rispondere..altro suono --- troppo tardi ti sei svegliato dal tuo coma perenne..dalla tua rigidità mentale,avevano già chiuso ... "non perdere il ritmo"
Il destino ti ha riservato una seconda possibilità...nuovamente squilla il cellulare...questa volta rispondi in tempo...ecco che la tua mente entra in quello che sarà il vortice che ....
mentre senti ripeterti nel cervello "non perdere il ritmo"... decidi che....
è il momento di decidere...è arrivato il momento di superare l'ipocrisia....
adesso è ora... si non sopporti .....
ADESSO IO SEGUO IL MIO RITMO...

...............continua.........................


SECONDA PARTE

La mente come il perno di una bilancia stabilisce di muoversi verso destra o sinistra.. proprio cosi mi sento. Quella telefonata ha scatenato una serie di reazioni domino.
Tra qualche giorno mi sposerò con una ragazza che ho amato e vissuto gli anni dell'adolescenza , adesso alla soglia dei 30anni quella relazione sembra avere tinte meno forti..dal rosso passione si è giunti a colori più pastello.
Ma è giusto crederci fino in fondo? Cosa spinge gli uomini a vivere promettendo eterno amore , per tutta la vita , se poi quotidianamente siamo costretti a cambiare pensiero , a ricrederci persino sul vicino di casa , sul fratello o sorella.
Insieme , in coppia si cresce , si condivide lo stesso letto.. eh figurati che io non sopporto neanche le lenzuola sulle mie gambe nelle calde notti siciliane.
Ci farai l'abitudine , che vuoi che sia un corpo accanto... e poi devi vedere dentro quel corpo..tu ami l'anima se ti sposi. Altrimenti se è solo sesso guarderesti come un esteta la perfezione dei suoi fianchi , dei suoi glutei , il suo seno .. certo una taglia in più non dispiacerebbe al tuo io hard.
Nella confusione mentale , ritorni alla famosa chiamata... perchè adesso .. è un segno del destino o solita sfortuna.
Sento il calore della sua voce,lungo la schiena sento i brividi... di quella notte tanto strana ma felice e spensierata. Ora vedo solo impegni , visite ai parenti , lista nozze , bomboniere e mille cose inutili che faranno da cornice alla tua fine.
Devo rifiutare , non posso ... chiudo il mio cellulare e lo schermo mi comunica che ho conversato solo 5 minuti , cosi poco per farmi strappare un si , un appuntamento , tra qualche ora sarei andato di nuovo e poi tra un drink e molti sorrisi , avrei ripetuto il mio errore,sarei caduto tra le sue braccia , mi sarei perso per non trovarmi mai più...

TERZA PARTE

Dicevi sempre la stessa parola : "UN INCONTRO" , non potevi parlare liberamente , nascondevi anche il mio numero in rubrica con un nome di fantasia , ma che amavi pronunciare "gaia" , nessuno poteva capire , solo noi due , amanti clandestini e coscienti della sofferenza che tutto ciò poteva provocarci.
Le nostre esistenze potevano rovinarsi , il tuo ruolo , il tuo lavoro , tutto in mano alla bocca della gente. Ma nessuno di noi due voleva porre fine , più volte avevi cambiato sim , chiesto trasferimenti , la magia e la passione non volevano freni .
Godevi alla libertà di quel momento , soffrivi e ridevi , le nostre menti incatenate e disordinate , ma fino a quando?
Puntuale salgo le scale del tuo condominio , la borsa di lavoro e documenti in mano,- "si lavora sempre!"-così rispondevi al portiere curioso , ed invece tra poco avresti consumato energie per il cuore.
Mi apri la porta del tuo studio , un saluto formale fuori dall'uscio , ma dentro alle tue mura , non esitavi a baciarmi e toccarmi .
L'odore della tua pelle si confondeva con gli odori della vicina di casa , - di sicuro fritture pesanti-mi blocco per chiederti :
"non viene più nessuno?se suona qualche cliente? "- ma tu mi ripetevi che non vedevi l'ora di avermi .. -senza distrazioni sulla poltrona di quello che è uno studio legale , mi hai spogliato e ci siamo persi ancora , i nostri cuori e l'alchimia , il pathos , un susseguirsi , mai vorresti smettere...perchè tu sai che i rimorsi si faranno sentire presto ...

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