4 giugno 2008

le notizie di oggi....

I TITOLI DI ALCUNI QUOTIDIANI E TESTATE ON LINE


Statali, verso nuovo giro di vite
Truffa aggravata per falsi malati?

Nuovo giro di vite per gli statali fannulloni. Una bozza di un nuovo documento del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, prevede il reato di truffa aggravata e il licenziamento per il lavoratore pubblico. che presenti un certificato con false attestazioni di malattia. Previsto anche un rafforzamento dei controlli medici giornalieri durante il periodo di assenza e il licenziamento per il medico nel caso di falsa attestazione.

Il documento del ministro riguarda, in particolare, la riforma del lavoro pubblico e della contrattazione collettiva che sarà consegnato ai sindacati nel giro delle consultazioni sul piano industriale, le cui linee generali sono state rese note nei giorni scorsi ai rappresentanti dei lavoratori.



Obama: "Sono io il candidato"
Vittoria in Montana, Hillary non cede

"Sono io il candidato democratico per la Casa Bianca". Lo ha detto Barack Obama dopo la vittoria alle primarie in Montana che di fatto lo incoronano matematicamente per avere superato la soglia di 2.118 delegati, per la convention nazionale di fine agosto a Denver. Non concorda l'avversaria Hillary Clinton che non ha ancora gettato la spugna. "Non stanotte", ha detto la Clinton. Ma tutti attendono una sua investitura come vice.

I media americani assegnano unanimi la vittoria in Montana, dove erano in palio 16 delegati, a Barack Obama, che è stato incoronato candidato democratico da tutti i network televisivi dopo aver superato la soglia di 2.118 delegati per la convention nazionale di fine agosto a Denver. L'unica a non concordare è la rivale Hillary Clinton. Quest'ultima come premio di consolazione si è aggiudicata il South Dakota dove erano consensi 15 delegati, ma il distacco di oltre 180 delegati rende matematicamente impossibile per l'ex lady ribaltare il risultato del voto popolare.

L'ex first lady di New York Hillary Clinton non si arrende, neppure all'aritmetica. Nella notte dell'investitura del suo avversario Barack Obama come candidato democratico alle prossime presidenziali, Clinton ha detto di non volere "prendere alcuna decisione, non questa notte". La platea del Baruch College di New York, dove ha tenuto il discorso conclusivo della stagione delle primarie ha intonato il coro "Denver, Denver, Denver". E' la sede della convention democratica di fine agosto dove l'ex first lady potrebbe battersi per togliere a Obama la nomination. E' vestita con un tailleur blu elettrico e accompagnata da una canzone di Tina Turner: "Simply the best".

La Clinton ha smentito chi pensava che si sarebbe congratulata con l'avversario. Ha avuto parole gentili nei suoi confronti, ha ammesso che è un'ispirazione per milioni di americani, ma non ha preso atto della sua investitura. Anzi, ha parlato come se le primarie si fossero chiuse in pareggio, come se il giudizio fosse ancora sospeso. La Clinton ha chiesto ai 18 milioni di democratici che l'hanno votata di dire quello che pensano e di darle consigli sul futuro. "Nei prossimi giorni consulterò il partito per decidere cosa
fare, con l'interesse del partito al primo posto e l'obiettivo di restituire ai democratici la Casa Bianca".





Immigrazione: «Nessuna marcia indietro»



ROMA - «Non sono preoccupato. Ieri non ho fatto nessuna marcia indietro», ha puntualizzato Silvio Berlusconi in merito alle sue dichiarazioni di martedì in cui aveva detto di ritenere l'immigrazione clandestina non un reato ma un'aggravante.


PARLAMENTO - «Su questo punto deciderà il Parlamento», ha aggiunto il presidente del Consiglio. «I giornali che hanno scritto di una mia marcia indietri sono in malafede. Ho espresso una mia opinione personale che avevo già espresso anche nel Consiglio dei ministri, tanto che questa norma che era prevista nel decreto, è stata inserita nel ddl e andrà al vaglio del Parlamento. Mi spiace si continui in questa moda di fare un caso su ciò che caso non è». Sono in preparazione «una serie di interventi e aiuti» - anche alcune scuole - per facilitare le politiche di rimpatrio di cittadini «africani» che entrano illegalmente in Italia. Lo ha annunciato Berlusconi in una conferenza stampa con il presidente egiziano Hosni Mubarak

PONTE STRETTO - Un'altra cosa che Berlusconi ha chiarito di non avere mai detto è «di voler liquidare la società del ponte sullo Stretto di Messina». «La mia volontà è esattamente quella contraria, ovvero potenziare la società per l'avvio dei lavori nell'interesse della Sicilia e dell'Italia».

IRAN - Il premier ha poi espresso «angoscia» per le nuove dichiarazioni del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sulla cancellazione di Israele dalla carta geografica. «Bisogna tenere presente che Israele si sente sotto assedio. Le minacce che arrivano da un leader che sembra intenzionato a dotarsi dell'arma nucleare gettano nell'angoscia un governo e un popolo».




Bancarotta, Cecchi Gori arrestato
Crac per 25 milioni di euro


- Vittorio Cecchi Gori torna in carcere: dopo gli arresti nel 2001 per cocaina e l'ordinanza di custodia cautelare per il fallimento della Fiorentina l'anno successivo, il produttore cinematografico finisce a Regine Coeli per la bancarotta fraudolenta della Safin Cinematografica e distrazione di diversi milioni di euro. Il crac è stimato in circa 25 milioni di euro. "State tranquilli, è certamente un disguido", ha detto l'imprenditore fiorentino ai suoi stretti collaboratori mentre gli agenti lo trascinavano via dal suo ufficio a Roma per accompagnarlo in carcere. Manette anche a Luigi Barone, amministratore delegato della Safin, mentre ai domiciliari è finito il presidente del collegio sindacale della società, Giorgio Ghini.

La Procura ha disposto anche il sequestro delle quote societarie di diverse imprese riconducibili all'ex produttore cinematografico: immobili di prestigio del valore di diverse centinaia di milioni di euro, tra cui le sale cinematografiche a Roma, Firenze, Genova e Bari.

Secondo la Guardia di Finanza alcune aziende del gruppo Cecchi Gori, sono state "deliberatamente condotte al dissesto e svuotate del loro patrimonio in favore di altre società del medesimo gruppo". Ciò, conclude la GdF, è stato realizzato "mediante fittizie operazioni di riorganizzazione societaria, passaggi di quote azionarie e operazioni commerciali simulate, anche con società estere".

Ma c'è dell'altro. Secondo un'indagine svolta dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza della capitale, è emerso che nei giorni successivi alla sentenza dichiarativa del fallimento, Vittorio Cecchi Gori ebbe contatti non solo con uomini politici ma anche con magistrati "al fine di cercare solidarietà".
L'indagine delle fiamme gialle fa riferimento, tra l'altro, ad incontri o contatti con la moglie dell'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, con l'ex onorevole Claudio Martelli e, tramite un avvocato, con Antonio Di Pietro.

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